Parco di Vulci e Terme: un’oasi in Maremma

1 Novembre 2019

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Lazio

Nel cuore dell’Alta Tuscia Laziale, tra i comuni di Montalto di Castro e Canino ed a breve distanza dai comuni toscani di Manciano e Capalbio, il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci è una delle attrazioni più interessanti del territorio laziale.

Si estende su una superficie di circa 900 ettari seguendo il corso del fiume Fiora, tra boschi, canyon e macchia mediterranea. All’interno della riserva naturale si trova l’antica città di Vulci, che fu una delle più importanti città etrusche. Ringraziamo per le preziose informazioni gli amici di www.vulciturismo.com, la guida del Parco Archeologico di Vulci e le sue Terme.

Il Parco Naturalistico

Il parco naturalistico interessa tutta l’area che costeggia il fiume Fiora, fino a quando il fiume si getta nel suggestivo Laghetto del Pellicone. Il lago e la sua piccola cascata, per la loro singolare bellezza, sono stati protagonisti di alcuni importanti film italiani: Non Ci Resta che Piangere (scena in cui Mario e Saverio incontrano Leonardo da Vinci) e Tre Uomini e Una Gamba di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Il laghetto è circondato da uno splendido anfiteatro di rocce particolarmente interessanti a livello geologico, perché frutto della sovrapposizione, a partire da circa 50.000 anni fa, di ceneri e magma prodotti dal Vulcano Volsino. La caratteristica roccia scura dei canyon che sovrastano il lago sono proprio il frutto di queste antichissime colate laviche. Con le stesse pietre inoltre, vennero realizzati i blocchi del decumano di Vulci, la via principale della città che collegava le due porte est e ovest.

All’interno del parco naturalistico è possibile scegliere tre diversi percorsi: breve 2.3 km, completo 3.5 km, natura 1.5 km ed ognuno di questi itinerari ha in comune una tappa presso il Laghetto del Pellicano, una piccola oasi di relax completamente immersa nella natura selvaggia ed incontaminata della Tuscia Laziale. Il Laghetto del Pellicone sorge proprio ai piedi dell’acropoli dell’antica città di Vulci.

Percorso natura

Il percorso natura è completamente incentrato sull’aspetto naturalistico del parco di Vulci. Inizia dalla biglietteria e scende immediatamente verso la valle che si trova ai piedi dell’antica città etrusca. Oltrepassata l’area delle attività didattiche “Giocaparco” si svolta a sinistra e si incontra un’interessante area del parco dedicata alle piante aromatiche che erano utilizzate in antichità. Proseguendo si raggiunge la Tomba della Sorgente e poco più avanti, svoltando a destra ed attraversando un caratteristico ponte di legno si oltrepassa il Fosso della Città, particolarmente interessante osservare, sulla destra del fosso, un gruppo di antichissime tombe etrusche, probabilmente risalenti alla fase più antica della storia della città. Da qui si prosegue verso destra e ci si immette in un delizioso boschetto e dopo un breve sentiero si torna sulla riva sinistra del fosso fino ad arrivare al Laghetto del Pellicone.

La Città di Vulci

La città di Vulci iniziò a formarsi intorno al XI secolo a.C. su un grande pianoro che sovrastava il corso del fiume Fiora, a non molta distanza dalla costa tirrenica. Venne distrutta dai romani nel 280 a.C.
Ecco cosa non perdere:
• il Tempio Grande
• la Cinta Muraria
• il Foro
• il Domus del Criptoportico
• il Mitreo
• la Necropoli

Come arrivare a Vulci

Da sud: autostrada Roma-Tarquinia, poi proseguire sulla Strada Statale 1 fino all’uscita per Vulci. Da qui proseguire sulla Strada Provinciale del Fiora e svoltare sulla Strada dalle Badia.
Da nord: strada Livorno-Grosseto, poi proseguire sulla Strada Statale 1 Aurelia fino all’uscita per Montalto di Castro, riprendere nuovamente la Strada Statale 1 Aurelia in direzione nord e prendere l’uscita per Vulci, poi proseguire sulla Strada Provinciale del Fiora e poi su quella della Badia.
Da est: superstrada Orte-Viterbo fino a Viterbo, poi proseguire seguendo le indicazioni per Montalto di Castro. Arrivati a Montalto di Castro proseguire sulla Strada Statale 1 Aurelia in direzione nord e uscire a Vulci, proseguire sulla Strada Provinciale del Fiora e poi su quella della Badia.

Orari di apertura e ingressi

Il parco naturalistico archeologico di Vulci è aperto tutto l’anno nei seguenti orari:
• 1° Gennaio – 31 Marzo 09:00-17:00
• 1° Aprile – 30 Giugno 09:00-18:00
• 1° Luglio – 31 Agosto 09:00-19:00
• 1°-30 Settembre 09:00-18:00
• 1° Ottobre – 31 Dicembre 09:00-17:00

Giorni di chiusura: 25 Dicembre e 1° Gennaio
Chiusura anticipata: 24 e 31 Dicembre

Biglietti di ingresso € 10 intero € 6 ridotto.

Terme di Vulci

A pochi minuti dal parco naturalistico archeologico di Vulci sorgono le bellissime Terme di Vulci. Completamente immerse nelle campagne della Tuscia come fossero una piccola oasi di benessere, queste terme sono state inaugurate solo recentemente e sono tra le più belle del territorio Tosco-Laziale.

Quattro grandi piscine d’acqua in cui la temperatura passa da 42°C ai 30°C, la prima piscina è riempita con pura acqua ferrosa e nelle altre tre piscine viene lentamente raffreddata. Al centro della piscina più grande spicca una grande aiuola con tre ulivi, simbolo del profondo rapporto dell’uomo con la natura.
Le acque termali di Vulci sono classificate come bicarbonato-solfato-calciche-magnesiache-fluorate-ferruginose-acidule, microbiologicamente mure. Per la loro particolare composizione, l’acqua termale di Vulci è indicata nella cura di malattie dermatologiche e flebopatie.

Orari di apertura e ingressi

€ 18 bassa stagione / € 25 alta stagione / € 12 ingresso pomeridiano Le piscine sono aperte tutti i giorni, dalle 10:00 del mattino fino al tramonto.

 
 
 
 
 
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