Civita di Bagno Regio… la città sospesa!

5 Giugno 2018

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Lazio

Al confine tra Lazio e Umbria sorge il Borgo di Civita di Bagno Regio uno dei luoghi più sorprendenti e unici d’Italia e non solo!
Adagiata come per magia su di un colle d’origine tufacea, stretta tra due burroni profondissimi Il Rio Chiaro e il Rio Torbido. Alle spalle del borgo i calanchi, delle creste d’argilla caratterizzate da una forma ondulata, e poi qua e là dei giganteschi torrioni come il Montione e la Cattedrale.

Sembra lo scenario di una fiaba, vi aspetterete che da un momento all’altro arrivi un drago a sorvolare il cielo, dei condottieri a cavallo, fate bellissime e animali che parlano… e invece no! Questa non è una fiaba è la realtà!
Conosciuta come “la città che muore” o il “paese che muore” per la morfologia del territorio: argilloso lo strato più antico, lavico e tufaceo quello più recente, soggetti entrambi a frane ed erosione accelerata da una parte dagli agenti atmosferici, dall’altra dal disboscamento ad opera dell’uomo.

Abitata da una decina di persone e poco più, Isolata e raggiungibile solo attraverso un ponte costruito nel 1965 in cemento armato, percorribile a piedi e per i soli per i residenti in alcune ore del giorno a bordo di cicli e motocicli.
Negli ultimi anni Civita di Bagno Regio ha visto crescere enormemente il numero dei turisti, che giungono qui da tutta italia e non solo.
Sarà anche la città che muore, ma visitandola vi accorgerete che è vivissima, bellissima, curata in ogni minimo dettaglio. Ricca di botteghe e ristorantini che saranno una continua tentazione!

3 cose da non perdere a Civita di Bagnoregio!

Sono tantissimi i turisti che ogni anno vengono a visitare il borgo di Civita di Bagnoregio e rimangono affascinati da questo luogo. Potremmo definirlo un “borgo musealizzato”, un villaggio medievale rimasto assolutamente intatto e immutato nel tempo, come congelato, un esempio unico nel nostro territorio nazionale.
Di seguito vi consigliamo cosa non perdervi assolutamente passeggiando per le strade di Civita di Bagno Regio.

La piazza e il duomo di San Donato… un tuffo nel passato!

La bellissima piazza del duomo di San Donato vi proietterà indietro nel tempo! Una pavimentazione di pietrisco mista a terra su cui svetta fiero il Duomo. Costruito nel VIII secolo sulla base di un preesistente tempio pagano. All’interno, meritevole di nota, il pregiatissimo crocifisso ligneo del 400 ritenuto miracoloso, che la sera del venerdì santo viene portato in processione per il paese.

Il borgo antico di Civita

Il borgo di Civita di Bagno Regio è un intreccio di vicoli stretti, cortili segreti, piazzette deliziose e case in stile medievale e rinascimentale adornate da bellissimi fiori multicolori e piante rigogliose. Perdetevi tra le vie del borgo curiosando nelle botteghe di artigiani dediti alla pratica di antichi mestieri.
E quando alla fine di un vicolo vi ritroverete affacciati su balconate a strapiombo sui calanchi non potrete che restare a bocca aperta… giochi di luce e ombre all’interno un’ambientazione surreale!

La grotta di San Bonaventura

Uno dei luoghi più amati e venerati di Civita di Bagno Regio è sicuramente la Grotta di San Bonaventura.
La grotta, antica tomba etrusca sita a strapiombo sulla valle, ha una storia antichissima.

Da bambino il piccolo Giovanni Fidanza (nome del Santo) si ammalò gravemente di una malattia mortale. Così i suoi genitori chiesero a San Francesco di guarirlo. San Francesco che allora prese alloggio per alcuni giorni nella grotta e fu proprio in questo luogo che guarì il bambino. Non appena l’ebbe guarito San Francesco pronunciò in latino le parole: Bona ventura, da allora il bimbo venne chiamato così da tutti gli abitanti di Civita. E quando Giovanni Fidanza fece il suo ingresso all’interno dell’ordine francescano decise proprio di adottare questo nome.

L’accesso alla grotta è possibile dal belvedere di San Francesco Vecchio.
San Bonaventura fu un religioso, filosofo, teologo, vescovo, cardinale e ministro generale dell’Ordine Francescano. Amico di San Tommaso D’Aquino insegnò all’università di Parigi ed è considerato uno tra i più importanti biografi di san Francesco d’Assisi.
Il santo è venerato dalla Chiesa cattolica, che celebra la sua memoria il 15 luglio.

 
 
 
 
 
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